Poesia in lingua e in romanesco - Musica Rock, Blues, Cantautori - Canzoni "gugaslim" Dello stesso autore consulta http://gugainbreve.blogspot.com oppure http://gucanga.blogspot.com

lunedì 17 novembre 2008

NON TI PERDONERO'... (slim-guga-slim)

Perché ho scritto questa canzone?
Sono sempre stato affascinato dalla figura del Cristo.
Del Cristo "uomo".
Non so se lui fosse davvero convinto di essere il figlio di Dio e, proprio per questo orfano di padre, emotivamente attaccato alla madre.
Quello che lui rimprovera al suo padre divino, un attimo prima di morire, non sono le sofferenze del tradimento e della crocifissione, ma il dolore straziante di Maria, le sue lacrime innocenti.
Gli dice: "Se tutto era già scritto, cosa c'entrava lei?..."
Lo implora di sollevarla dalla pena insopportabile e "... se non lo farai non ti perdonerò..."

Slim si è accostato a questo testo con rispetto maggiore del solito: ha ricamato sinfonie con l'abilità di un professionista ed ha realizzato quella che potremmo considerare la nostra "opera summa".
La sua voce è partecipe, più appassionata del solito e, ultimo ma non per importanza, il video in tema stringente con il racconto della canzone.


NON TI PERDONERO'

… e venne un fanciullo nel Tempio
e discuteva coi Saggi
ed insegnava ai sapienti del Tempio.
Nessuno sapeva da quale tribù discendesse.
“Sono il figlio di Dio – egli disse –
e un giorno sarò il vostro Re…”
Chi fosse sua madre nessuno sapeva


Da questa torre padre
Dove m’hai fatto Re
Sento piangere mia madre
Lamentarsi per me
Se tutto era già scritto
Cosa c’entrava lei?...
Io per questo delitto
Non ti perdonerò

Io ti perdono per la mia nascita
In una stalla tra gli animali
Io ti perdono per la mia crescita
Con pochi giochi e troppi ideali
Io ti perdono per i miracoli
Che mi hanno fatto presto profeta
Io ti perdono per i miei anni
Passati vergini senza una donna

Però tu libera
Lei dal dolore
Restituisci
Pace al suo cuore
Non farla urlare
Ai miei ginocchi
Riporta il cielo
Dentro i suoi occhi

Io ti perdono il sacrificio
I Farisei e i falsi amici
Io ti perdono il campo di ulivi
I falsi morti e i falsi vivi
Io ti perdono il mio destino
Fatto di sputi di sangue e spine
Io ti perdono per questa croce
Per queste labbra senza più voce

Però tu libera
Lei dal dolore
Restituisci
Pace al suo cuore
Non farla urlare
Ai miei ginocchi
Riporta il cielo
Dentro i suoi occhi

Se questa folla padre
Che m’ha chiamato re
Mette in croce mia madre
Mettendo in croce me
Tu ferma quelle mani
Che colpiscono lei
E se non lo farai
Non ti perdonerò


(guga)

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