Poesia in lingua e in romanesco - Musica Rock, Blues, Cantautori - Canzoni "gugaslim" Dello stesso autore consulta http://gugainbreve.blogspot.com oppure http://gucanga.blogspot.com

venerdì 31 ottobre 2008

PIAGGNISTEO DE LO STATALE*


Ma ddico(1) dimme 'mpo', ma 'sta “bbrunetta”(2)
ch'a nnoàntri(3) ce dice fannulloni
nun è ora de dajje la paghetta (4)
e sservijje du' carci a li cojjoni?...(5)

No, perché ddico... Statte bbòno!... Aspetta: (6)
pare che gguadambiasse(7) li mijjoni
senzza fa 'n cazzo<8>, pare, la maschietta(9)
più ppeggio(10) de li peggio forchettoni!(11)

E, ddico, adesso rompe li zzarelli(12)
a nnoàntri(3) e sse 'nventa, l'infamona!,
li Medichi Fiscali e li tornelli...(13)

Ar monno nun c'è 'na perzzona bbòna!
... e sse sprèmeno tutti li ciarvelli(14)
pe' mmannà le facenne a la carlona!(15)

(Rossopasquino, 2008 Ottobre)



GLOSSARIETTO E NOTE:

*TITOLO: Lamentazioni del dipendente statale.
1.Intercalare tipico romanesco, quasi una balbuzie mentale.
2.Equivoco furbesco riferito al Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, trasformato addirittura in una femmina...
3.Noi (ma il pronome con le sue vocali larghe e trascinate sta quasi ad indicare un'appartenenza di classe).
4.Darle la ricompensa che merita (detto in tono minaccioso).
5.Prenderla a calci sui testicoli (la qual cosa fa a pugni con l'appellativo “brunetta” appioppato al Ministro!).
6.Stai buono!... Aspetta un momento (sottinteso: adesso sentirai che notizia!).
7.Guadagnasse.
8.Senza meritarseli, a buon mercato, indebitamente...(Il soggetto parlante si riferisce, forse, ad alcune notiziole circolate in rete secondo le quali il solerte e severo Ministro non fosse tale quando si trattava di farsi gli affari suoi...)
9. Continua l'equivoco burlesco sul cognome dell'On. Brunetta.
10.Superlativo... superassoluto, frequentemente usato dai romani.
11.Profittatori, speculatori (particolarmente riferito ai politici).
12.Come dire “rompe i coglioni”.
13.Le visite fiscali a casa dei dipendenti in malattia e gli ostacoli girevoli controllati all'ingresso dei posti di lavoro.
14.E tutti cercano di inventare qualche marchingegno.
15.Per far sì che le cose vadano alla meno peggio (naturalmente dal punto di vista – interessato! - dell'impiegato protagonista del sonetto...)


(Note a cura di guga)

giovedì 30 ottobre 2008

LA CORSA (slim-errebi-guga-slim)

Canzone autobiografica di persona, per differenti motivi, cara ai due autori...




(a cura di guga)

TU LO SAI (guga-slim): IL VIDEO (slim)

Dopo la melodia, l'arrangiamento e il canto, il grande SLIM si supera confezionando un VIDEO a dir poco superlativo! Buona visione e buon ascolto!!





mercoledì 29 ottobre 2008

OCCHI DI PLASTICA ALI DI VETRO


La morte aveva occhi di plastica ed ali
di vetro

Nel vento dei respiratori in silenzio
di pietra

Non aveva neanche un minuto
e tutto il tempo del tempo

Accarezzava
le tue mani calde
le mie urla smorte


Maggio 1989

martedì 28 ottobre 2008

ROSSA

(al Compagno Guido, ché non si perda nella memoria...)


gli assassini hanno coperto di muschio l'attesa della vigilia

dal Paese di Utopia sono entrati nel gioco con armi giocattolo
seminando proiettili giocattolo hanno brindato nel sangue del Compagno giocattolo

intensa ora sbigottita la lanugine del tempo toglie dal capo al moribondo

non albe né fuochi ardono sgomente tenebre impallidite nell'urlo
si sono infranti i minuti sull'asfalto nel mattino con denti di pioggia

confusi nella folla ed alla folla ostili feroci detumescenze vivono


(1981)


(Nota fuori testo): Ho scelto il verso lungo perché nell'officina del poeta non ho trovato altro artificio, diversa figura retorica che potesse rappresentare l'arresto del respiro conseguente all'urlo infinito ed angosciante dei mitra e dei kalashnikov.

venerdì 24 ottobre 2008

AL DIO FEROCE


(ai martiri del terrorismo)


soltanto strapperemo ai loro occhi
immagini sognate - lungamente
purificate - dove il pianto antico
insopito dolore non acquieta

e l'arso fico d'india della storia
immoto al sole di remote facce
d'amore odio assoluto nutrimento
disarmato e violento - vetta e abisso

immolandoli al dio feroce - questo
soltanto strapperemo ai loro occhi

(1978)

giovedì 23 ottobre 2008

TO FANYA FOR ANGELA



Con trentamila dita nella gola
La strada vomitò il fecaloma.

Con rinnovati abiti ricevette
Sulla lingua la particola Fanya.

Arroventato il tramonto
Piroettò su se stesso e precipitò
Nell’imbuto rosso dell’urlo.

Rantolando - la notte
Il corpo avvizzito offrì
Alle cure rabbiose
Dei canti e gli slogans.

(da “CANCELLARE LE STELLE”, 1970)


NOTA:

La poesia è dedicata, per interposta persona – la sorella minore Fanya – alla militante per i diritti del popolo nero Angela Davis, incarcerata per le sue idee dal governo americano.
Fanya, al fine di portare la “via crucis” della sorella a conoscenza di tutto il mondo, intraprese un lungo viaggio anche tra le capitali europee.
A Roma fu accolta da una moltitudine di 30.000 persone acclamanti e partecipi, tra le quali l'autore di questo testo.

mercoledì 22 ottobre 2008

ER BOBBO!... (1)



Misse Governo Bbisse(2), in gonnellino
accanto ar Presidente der Conzzijjo,
paréveno(3) lui 'r Mago lei 'r conijjo,
lui un farcaccio lei 'm passerottino...

Berluspuffo(4) ha ccacciato quarche artijjo:
ha ffatt'er bullo contro Waterino(5)
e ha mminacciato:” Chi ffarà ccasino(6)
va ddritto ar gabbio(7), ggiuro su mmi' fijjo!!... “<8>

Ma io vojjo sperà cche li studenti,
come fecero ggià nner Sessantotto(9),
jj'appoggino, ar Bausscia(10), 'm ber cazzotto

sur gruggno(11) e 'n gran carcione su li denti!
... e spero puro(12) che li miscredenti
di-essini nun zziino cacasotto!(13)

( 2008 Ottobre, 22)


GLOSSARIETTO E NOTE:

(1)Immaginario ectoplasma che le buone mamme romanesche invocano per spaventare i loro bambini capricciosi e disobbedienti.
(2)Mariastella Gelmini, Ministro dell'Istruzione, Miss Governo in seconda perché la vera, autentica, insuperabile Miss Governo è il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, inspiegabilmente nemica giurata delle lucciole...
(3)Sembravano.
(4)Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
(5)Walter Veltroni Segretario Generale del Partito Democratico.
(6)Chi farà chiasso, confusione (nello specifico tutti coloro che cercheranno di occupare le Università).
(7) Va a finire di filato in prigione.
(8)E' molto nota in tutto il mondo la propensione dello Zar Berlusconi I di Arcore a giurare (anche il “non proprio vero”) sulla testa dei poveri zarewich...
(9)Mitico periodo, da citare con la maiuscola, quando gli studenti di tutto il mondo fecero tremare i governi di tutti i Paesi occidentali, Italia compresa.
(10) Termine rubato al dialetto meneghino che ben si adatta al Puffo Sbruffone.
(11) Sulla faccia, in pieno viso.
(12) Anche.
(13) Timidi, paurosi, incerti, come purtroppo per tante volte si sono dimostrati i dirigenti del Partito Democratico.

(a cura di guga)

martedì 14 ottobre 2008

GUGACOMP#1 - Un po' di sana musica!...



FORZA, RAGAZZI!...
Sono ben 23 brani di grandi, grandissimi del rock: Chuck Berry, Elvis Presley, Led Zeppelin, Rolling Stones, The Beatles e... scusate se è poco!
Buon ascolto.


giovedì 9 ottobre 2008

CIRCONFERENZE


C'è un'ombra che proietta
un Uomo verso il sole
tra il passaggio e le aiuole

Un sole cattivo
per un morto ammazzato
prima d'essere nato

Ucciso tra i fiori di Maggio
in un pomeriggio di attese
di tutto il paese

Un'ombra e un passaggio -
di un morto mai nato -
nel sole di Maggio


(2005, nel mese dei fiori...)

mercoledì 8 ottobre 2008

TU LO SAI (guga-slim)




Se piego le ginocchia
suonano le campane
amore – fa la neve
ho freddo e tanta fame

Sai? – le campane suonano a martello
e fa la neve sotto il mio mantello

Io prego tutto il giorno
coi diavoli nel cuore
amore – sento un fuoco
che gela il mio dolore

Io vivo con i diavoli a castello
tu lo sai! – con l’ardore del fanciullo

C’è un’anima nel tempo
che insegue il mio passato
amore – vedo il cielo
un tetto rovesciato

Il passato ha le vele di un vascello
è un fantasma – lo sai – l'ultimo ballo

In sogno le mie braccia
si fondono alla pietra
amore – l’orologio
ha le sfere all’indietro

Nella pietra si scioglie il mio fardello
il giorno è acqua di mare di ruscello

Se piego le ginocchia
suonano le campane
amore - fa la neve
ho freddo e tanta fame

Sai? - Le campane suonano a martello
e fa la neve sotto il mio mantello

RITORNI


Di corsa attraversare
lo spazio di un addio
per non lasciare neanche
l'impronta di un bacio

Siamo andati una mattina
di spartiti musicali
con le canzoni del cuore
in accordi d'asfalto

Per tornare dove i giorni
allo specchio deformante
vedevano gli abiti bianchi
trasformati in sudari

(2005 Agosto)

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